Domande e Risposte

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Ernesto
Buon anno, sono un ragazzo di 30 anni di torino, mi sono accorto ultimamente che provo più interesse nella compagnia dei miei amici piuttosto che nella compagnia di donne bellissime. Sono terrorizzato, sono stato più volte con ragazze ma il mio rapporto è sempre durato non più di 3 mesi. Adesso non provo più interesse. Sono confuso, tento di stare solo con donne ma mi trovo sempre a disagio. Grazie del suo consiglio.

RISPOSTA DELLA DOTT.SSA GRAZIOLI
Caro Ernesto, stare in compagnia di una ragazza ti mette a disagio e preferisci di gran lunga la compagnia dei tuoi amici uomini. E allora, mi sembra di capire, hai incominciato ad aver dubbi sul tuo orientamento sessuale. Adesso sei confuso e terrorizzato. Mi sembra questo il tuo problema-Un elemento fondamentale nella definizione dell’orientamento sessuale di una persona è il suo immaginario erotico, cioè le cose, le situazioni, le persone se son donne o uomini, così via che risvegliano e stimolano la sessualità. L’immaginario erotico di un gay è completamente diverso da quello di un eterosessuale. Perciò prima di “terrorizzarti”, rifletti su quali sono le tue fantasie e i tuoi desideri erotici, su quali sono gli abitanti del tuo universo erotico. In seguito se i tuoi dubbi permangono , cerca di risolverli con sincerità e onestà. E ricordati che tu resti sempre lo stesso ragazzo che sei.


Davide
Gentile Dottoressa, sono capitato per caso nel suo canale youtube dove ho avuto modo di poter conoscere il suo sito che ho apprezzato davvero tanto…..il mio problema è il senso di colpa e la tristezza, sono un ragazzo di 23 anni perennemente triste, questo perché essendo omosessuale devo tenermi tutto dentro e ciò mi porta a sentirmi in colpa verso la mia famiglia … Ho una storia con un uomo di 33 anni, sto bene ….con lui sono felice ma quando mi separo da lui sprofondo nella tristezza più totale, vorrei condividere le mie emozioni con i miei genitori …parlare con loro..vorrei condurre una vita normale….invece sono costretto a mentire ogni giorno per evitare che la mia vita venga rovinata, questo mi fa soffrire terribilmente, mi creda.. convivo con il senso di colpa e l’angoscia che possano scoprirmi. So bene che loro non mi accetterebbero mai, che mi darebbero del malato…..da curare..questo significa che dovrò accettare la mia vita per quello che è?? forse questa non può essere neanche definita “domanda” probabilmente avevo solo bisogno di parlare con lei..la ringrazio per aver letto queste righe un saluto.

RISPOSTA DELLA DOTT.SSA GRAZIOLI
Caro Davide, genitori e figli credono di conoscersi molto bene, in realtà la conoscenza che i figli hanno dei propri genitori e i genitori dei propri figli è quasi sempre lacunosa e parziale.Per esempio nella mia esperienza è raro che un ragazzo gay in qualche modo non “sappiano” dell’omosessualità del figlio ,possono tacere, negare a se stessi tale realtà , fare finta di niente, ma in fondo,in fondo, “sanno”.Ho avuto pazienti spaventati come te , che malgrado la paura si sono dichiarati in famiglia, alcuni hanno scoperto con grande sorpresa che per i loro genitori non era una novità, tacevano unicamente per rispetto del figlio, altri accettavano senza problemi la nuova realtà del figlio che ai loro occhi restava il ragazzo di sempre, ed altri invece avevano una reazione di grande sofferenza e netto rifiuto. Ciò che ti voglio dire é che tu non puoi sapere quale sarebbe veramente la reazione dei tuoi genitori, il problema dell’acting-out, lo devi risolvere dentro di te a prescindere da ciò che pensi di loro.Questo non significa che ti devi dichiarare ad ogni costo, ma certamente devi elaborare e sciogliere il doloroso grumo del senso di colpa che ti pesa sul cuore, in seguito potrai decidere il da farsi.In ogni caso “uscire allo scoperto” è un passo necessario alla costruzione di una sana autostima.


Francesca
Gentile Dott.ssa Daniela Grazioli, la mia più che una domanda è una richiesta di aiuto, purtroppo mi ritrovo ad affrontare un problema che credevo non potesse mai toccarmi invece mi ritrovo in qualcosa più grande di me.Le spiego: ho un fratello di 26 anni , ha sempre avuto il chiodo fisso del sesso, infatti spesso scherza con battutine volgari (ma ci abbiamo sempre riso sopra), ha sempre avuto il pc pieno di video porno ma nessuno ci badava.Purtroppo tra i tanti suoi video ho trovato parecchi forse troppi (70-80) video di “abusi di minori”.Le lascio immaginare lo shock mio e della mia famiglia ovviamente la prima cosa che abbiamo fatto è stato parlarne con lui chiedere delle spiegazioni ma ha risposto in maniera irritata , infastidita, tenendo lo sguardo basso che si trattava di una semplice curiosità e non avevamo nulla da preoccuparci.Lei cosa ne pensa?Crede che io e la mia famiglia ci stiano ammalando troppo?? Nel caso dovesse avere questo problema , come crede che possiamo aiutarlo??Grazie tanto della sua attenzione, resto nell’attesa di una sua preziosa risposta.

RISPOSTA DELLA DOTT.SSA GRAZIOLI
Cara Francesca, penso che la cosa vada affrontata seriamente e che suo fratello vada messo di fronte alle possibili conseguenze delle sue azioni.La scoperta di una raccolta di video di tale genere è punita dalla legge. Suo fratello sta facendo qualcosa che va contro la legge e che non trova giustificazione nella semplice “curiosità”. Deve prendere atto di questo , e se davvero la sua è semplice curiosità , anche se ne dubito, deve smetter immediatamente , in caso contrario consulti senza aspettare uno psicoterapeuta e affronti le problematiche della sua sessualità.Mi perdoni il tono , ma non dovete lasciare perdere , proprio per il bene di suo fratello.



Psicologa Psicoterapeuta Milano

Dott.ssa Daniela Grazioli

Il mio studio si trova a Milano in Via Ximenes, 1
Tel. 02 66 84 253 – Cell. 348 31 57 841

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