Terrore pandemia: è fobia collettiva?

Fobia sociale: la componente psicologica con la quale convivere

Da alcuni mesi a questa parte, soprattutto in seguito alla fase del Lockdown teso a marginare la diffusione del Covid19, viviamo in una società profondamente cambiata, radicalmente trasformata.

Le persone intorno a noi sono diverse rispetto a prima, più vulnerabili e insicure. Questi i primi aspetti che appaiono in superficie, aspetti che però sono già noti alla maggioranza di noi. Ma andiamo in profondità e cerchiamo di capire cosa stia realmente accadendo.

Cosa si intende per fobia sociale?

Se partiamo dall’etimologia del termine fobia troviamo alcuni sinonimi associati ad esso che ben rendono l’idea di ciò che molte persone stanno sperimentando, ovvero:

  • paura
  • avversione
  • ripugnanza

questi sentimenti (palesemente negativi) sono relativi a cose e persone: le persone perché si teme possano essere potenzialmente infette e le cose (oggetti, maniglie, parti comuni ecc.), anche. Partendo da questi presupposti è chiaro come il contesto sociale attuale rischi di divenire terreno fertile per particolari disturbi nevrotici, quali ad esempio il disturbo ossessivo compulsivo o il disturbo post traumatico da stress.

Lo stress emotivo frutto di questi mesi è provocato infatti da un vero e proprio trauma. Nello specifico infatti:

  • distanziamento sociale
  • informazione (spesso terrorizzante) riguardo i dati sull’epidemia
  • obbligo di indossare protezioni sul viso
  • obbligo di detersione continua ecc

vengono vissuti come tale.

Non è raro inoltre che ansia e panico sfocino rapidamente in agorafobia. Si crea quindi un circolo vizioso di causa ed effetto che porta i primi attacchi di ansia e panico a svilupparsi in uno stato d’ansia perenne e permanente. Interessante vedere come questi mesi abbiano creato due spettri particolari di angoscia:

  • paura di stare soli
  • paura degli altri

due paure apparentemente opposte che sono lati della stessa medaglia. Alcune persone sperimentano entrambe le emozioni citate, in altri casi invece si sperimenta una sola delle due. Non è sano vivere con queste paure! Una vita sana, al contrario, è fatta di:

  • stimoli e interscambi con l’ambiente esterno
  • responsabilità di se stessi
  • relazioni con il prossimo
  • fiducia

Un percorso di psicoterapia potrebbe essere un’ottima occasione per aiutarsi ad affrontare non soltanto questa selva impervia di periodo post-Covid19, ma la selva ancor più complessa e gloriosa della propria esistenza.



Psicologa Psicoterapeuta Milano

Dott.ssa Daniela Grazioli

Il mio studio si trova a Milano in Via Ximenes, 1
Tel. 02 66 84 253 – Cell. 348 31 57 841

Visualizza la mappa

Email: dg@psicoterapeutico.com