I sintomi della depressione

“Un’oscurità trasparente” è il nome che William Styron ha dato alla sua depressione, ed è davvero così perché il depresso vive in un mondo separato, diverso.

Guardiamo ora quali sono i sintomi della depressione

Il primo e più eclatante sintomo della depressione è il cambiamento del tono dell’umore che diventa sempre più cupo. Il depresso si richiude in se stesso, impermeabile e indifferente ad ogni espressione di vitalità, niente vale la pena di essere vissuto.

Tutto è fatica, anche le cose più comuni e quotidiane, come lavarsi, vestirsi, mangiare…
Indifferenza, apatia, sciatteria, stanchezza, sono sintomi inconfondibili della depressione.

Anche l’aspetto fisico viene coinvolto, lo sguardo si fa spento, i movimenti diventano lenti e rigidi, l’atteggiamento è sempre sulla difensiva.

La vita sociale si riduce sempre di più, e così le attività e gli interessi che prima animavano la sua vita, scompaiono, niente gli da più piacere, o meglio il depresso è incapace di provare piacere.

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Il depresso vive in un mondo ovattato, solitario, silente ed incolore, separato e lontano dal mondo dei comuni mortali.
Tali atteggiamenti di autoesclusione e di pessimismo diffuso, hanno l’effetto di scoraggiare i tentativi di aiuto da parte di amici e conoscenti, che nel tempo si allontanano e lo lasciano nel suo disperato torpore.

Spesso anche la sua vita sentimentale va incontro a un uguale destino: il depresso si lamenta di non essere capito dal suo partner, e ogni sforzo e tentativo che questi fa per dimostrargli il suo amore e la sua vicinanza non sortiscono che indifferenza e delusione da parte del depresso.

Alla fine non c’è più comunicazione, solo rimproveri e lamenti, e anche la vita sessuale scompare.

L’impegno del lavoro diventa un’immane fatica e aumentano i giorni di assenza e di evasione dai propri doveri professionali.

La depressione ferma la vita al momento della sua comparsa, tutto si ferma è immobile, il depresso perde ogni capacità di scelta e decisione. Incapace di decidere e agire, non può uscire dagli stessi pensieri che sempre ritornano uguali.

La paralisi dell’azione è a volte spezzata da improvvise e sorprendenti azioni, che agli occhi del depresso si presentano assolutamente urgenti e necessarie, tali azioni hanno lo scopo di ridurre l’angoscia diventata ormai insopportabile.

Non sono infrequenti allora improvvisi e inesplicabili cambiamenti di lavoro o di partner sentimentale, improvvise partenze, tentativi di suicidio, e altro del genere.



Psicologa Psicoterapeuta Milano

Dott.ssa Daniela Grazioli

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