La grande e straordinaria differenza tra le tecnologie del passato e quelle attuali, è che le prime erano orientate alla conoscenza e alla padronanza del mondo reale, mentre le nuove tecnologie sono impegnate nella creazione di nuovi mondi, sensoriali, psichici, virtuali, digitali, telematici.
Le nuove tecnologiecreano universiche propriamente non appartengono né alla mente, né alla realtà, ma stanno tra il sogno e la realtà e portano con sé innumerevoli potenzialità di fare esperienze mai esistite prima d’ora.
Nell’universo virtuale si mescolano sempre più realtà e finzione, si annullano lo spazio e il tempo quali li conosciamo e vengono amplificate all’infinito le nostre possibilità di comunicare e acquisire informazioni.
Tutto questo unito alla credenza di essere noi i padroni del gioco, di essere noi cioè ad avere il pieno controllo di tali potenti strumenti, può facilmente indurre un illusorio senso d’onnipotenza.
Il computer ed internet diventano una sorta di prolungamento dell’io e tramite essi è possibile provare emozioni e sensazioni intense ed estremamente piacevoli, ogni volta che lo desideriamo.
Basta un clik ed eccoci in possesso del biglietto d’ingresso per un mondo dove è possibile, senza rischi, gratificare i nostri bisogni.
La facilità e la rapidità, offerte dalle nuove tecnologie, di stabilire, ripetere e protrarre le piacevoli e soddisfacenti esperienze mediatiche, diventano elementi che promuovano prima, l’instaurarsi della dipendenza e in seguito la rinforzano.
Numerosi frequentatori di chat dicono che la chat per loro è un nuovo mondo e che solo in chat riescono ad essere davvero liberi e spontanei nella relazione. L’interattività infatti, regala ai contatti virtuali una parvenza di realtà, che permette di non sentirsi passivi in tali esperienze.
C’è all’inizio, come in ogni storia di dipendenza, una sensazione massimo controllo del mezzo tecnico, che a poco, a poco si trasforma nel suo contrario, in una progressiva e totale perdita di controllo, fino a diventare schiavi dello strumento e delle esperienze che rende possibili.
Le più comuni dipendenze mediate dalla rete sono:
1) Gioco d’azzardo compulsivo on-line Come quasi sempre si incomincia per caso, poi il bisogno di giocare cresce sempre di più e diventa sempre meno controllabile, con la conseguenza che il tempo trascorso in rete e le quantità di denaro giocate aumentano in modo esponenziale
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